Al primo chiaro
Al primo chiaro
il parco è fresco e sfoggia
tinte pastello.
L’attimo si spalanca
quando fiorisce il pruno .
Al primo chiaro
il parco è fresco e sfoggia
tinte pastello.
L’attimo si spalanca
quando fiorisce il pruno .
Giacinto in fiore
smettila d’ingannarmi
è ancora inverno
***
Sogno a gennaio:
trent’anni alla finestra
davanti al buio
***
Merlo sul ramo
lascia per me una bacca
col sole dentro
L’amore è un tempio-
yoni e lingam uniti
sotto il monsone
Mi seduce il tuo sguardo
tra i fumi dell’incenso
***
Auto tra i campi:
goccia il vetro appannato
sul tuo respiro
forse concepiremo
del nuovo anno il fiore
Constatazione:
avvolta dalla nebbia
calpesto brina.
Forse ti parrà strano
ma in mezzo a questa coltre
divento più sincera.
Fotografia di A.Libretti
Mare a novembre-
al largo luminosi
squarci obliqui.
Ammutolita l’onda
spia tempeste lontane
Sera d’estate:/ frulla -il ventilatore-/ i miei pensieri
Già quasi agosto/ insieme contavamo/ stelle cadenti
Odor di mirto/ frinire di cicale/ t’amo Sardegna
Fiore d’ibisco-/ dal cortile una voce/ ma non la sua
Foglia di menta:
sei subito un mojito
in riva al mare.
Eterno amore-
io credo solo a quello
intermittente
Partenze e ripartenze non so dire
quante poi siano state a esser sincera.
Non le ho mai enumerate né contate
la confusione regna più assoluta.
Ci sono state mete un po’ assolate
cime ghiacciate, brulle, desolate
spazi di verde acqua da incantare
cadute che vorrei dimenticare
salite dure dopo infanzia d’oro
percorsi in cui ho perso la ragione
solo per dare retta ad un coglione
amori malandati nati storti
dai quali ripartire mezzi morti
per ritrovare largo il mio respiro
la libertà, poter andare in giro.
Insomma, sarò breve, non temete
gli ultimi versi hanno fame e sete
dopo ogni addio c’è sempre un nuovo incontro
ringrazio chi camminerà al mio fianco.